27 Settembre 2006, mercoledì, mi reco al centro commerciale le Gru alle porte di Torino con un unico scopo: fare benzina! Che c'entra? C'entra c'entra, infatti c'è un distributore che di norma è meno caro degli altri, ma come dice Carrefour (che lo gestisce) il mercoledì costa ancora meno.
Ore 19.50: sono all'ingresso del distributore, entro ma con mio grande disappunto nessuna pompa (8 ce ne sono!) accetta il bancomat. Voglio uscire per prelevare contante al vicino centro commerciale. Impossibile. Tutte le linee sono occupate da altri avventori che stanno facendo rifornimento e non ci sono altre vie d'uscita. Mi tocca aspettare. Certo che se la segnalazione che il bancomat non funziona fosse posta prima di entrare...
Ore 20.01: prelevo il contante, riparto e sono nuovamente al distributore. Chiuso! Ma come è possibile mi domando. Giro lo sguardo. Orrore, sdegno, rabbia, il prezzo è aumentato! Ma oggi è ancora mercoledì o no?
Ore 20.07: chiedo spiegazioni al "supervisore" del punto di rifornimento. Prima nessuna risposta, poi aggressione verbale. Certo sa trattare con la clientela penso. Lascio perdere. Attendo.
Ore 20.15: riapre la pompa, faccio il pieno, ma non mi va giù. Non il carburante, il fatto che mi costa di più. Decido, voglio andare fino in fondo!
Ore 20.20: cassa centrale del Carrefour le Gru. Loro il prezzo lo fanno fino alle 20, hanno la chiusura contabile, lo devo capire no, poi loro il prezzo lo mettono già dalle 20 del martedì, sono io che sbaglio. Io che sbaglio? Il cartello davanti ai miei occhi parla chiaro: il mercoledì dovrebbe (a questo punto il condizionale è d'obbligo) costare meno. Ma il mercoledì non finisce alle 23.59.59? Si tratta forse di pubblicità ingannevole? Niente da fare, rinuncio anche qui ma non demordo!
Ore 23.00: pensavo di aver sbollentato la mia rabbia, ma un pensiero mi coglie: è giusto che sia io ad essere in difetto e come me tutti gli altri che vogliono spendere meno? No, assolutamente. Uso il cervello e ciò che meglio conosco, la mia cocciutaggiene e ostinazione. Dovrei dire prendo carta e penna ma siamo nel XXI° secolo e quindi prendo monitor e tastiera. Due mail quasi identiche: una al servizio consumatori Carrefour, l'altra a quello della Shell.
Giovedì 28: attendo risposta, niente. ore 23.00 mail: o mi dite che prenderete in considerazione la mia missiva o mando tutto alle associazioni di consumatori.
Venerdì 29: Shell: stiamo valutando il problema. Carrefour mi rispiega il problema. L'ho capito ma la soluzione? Mettere che è solo fino alle 20 è troppo complicato? Mi riservo di verificare nel prossimo fututo come agiranno.
Ieri 11 Ottobre: sono al centro commerciale per acquisti, mi avvicino al cartello menzionato ed incriminato. Gioia, tripudio, un senso di godimento e forza mi pervade in ogni dove nel corpo! Hanno messo la scritta che vale solo fino alle 20! Non ci credo, non ci posso credere.
Io, piccolo (mica poi tanto) semplice cittadino consumatore che riesco ad "impormi" su un grande gruppo commerciale per la difesa dei miei, o meglio, dei nostri diritti.
Devo comuqnue dire che Carrefour e Shell sono stati cortesi e solerti nel dare credito alle mie parole.
Sono contento. C'è speranza che le cose cambino.
Ora racconto questo per dire che tutti possiamo impegarci per far cambiare le cose in positivo ed è giusto farlo, non tanto per noi stessi ma per chi verrà dopo di noi. Ricordarsi che le nostre azioni lasciano il segno, sia le buone che le cattive, è fondamentale.
Svegliatevi gente, staccate la spina che vi sta lobotomizzando, alzatevi e combattete ostinatamente per i vostri diritti e di chi verrà dopo di voi.
Nessun vincitore crede al caso. (Friedrich Wilhelm Nietzsche, 1844 – 1900)
giovedì, ottobre 12, 2006
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