Trattamento di Fine Rapporto.
Le coccole e i baci per alcuni.
Una sigaretta per altri.
Una doccia.
Dormire.
Alla fine del rapporto si raggiunge di norma un orgasmo, ma in questo caso mi sento che l'orgasmo lo sta per avere qualcun'altro...
Non so ho come l'impressione che di nuovo ci sa qualcosa che non va.
Oggi governo, sindacati e confindustria hanno deciso che cosa io, e molti di Voi, dobbiamo fare con i nostri soldi.
E come se io decidessi come condurre il paese senza essere stato votato. Assurdo!
Sono davanti ad un bivio: se non dico nulla lo stato trasferisce di "diritto" i miei soldi all'inps per ripianare un pochino i suoi debiti, se invece decido posso far confluire i miei soldi inun fondo pensione integrativo, gestito da privati di norma, che possono quindi fallire.
E già bel dubbio: mi affido ai commercialisti di stato o a quelli privati?
E se poi l'inps non mi garantisce un rendimento? E se il privato fallisce? E se l'inps paga stipendi milionari ai dirigenti con i soldi del mio TFR? E se il privato finanzia attività che non sono di mio gradimento? Non ho più garanzie. Potrò ancora usufruire dei miei soldi quando voglio io?
Amletico Dubbio. Nessuno in disaccordo. Quali promesse ai sindacati? Quali promesse agli industriali?
Non so cosa fare io spero che qualcuno mi chiarisca il problema e mi dia delle soluzioni, perchè di fare il commercialista non ho proprio voglia.
Mentre tu hai una cosa, questa può esserti tolta. Ma quando tu la dai, ecco, l'hai data. Nessun ladro te la può rubare. E allora è tua per sempre. (James Joyce, 1882 - 1941, scrittore irlandese)
lunedì, ottobre 23, 2006
giovedì, ottobre 19, 2006
Spazio ultima frontiera
Così iniziava Star trek 40 anni fa.
Mai affermazione fu più profetica! Oggi l'ultimo grande cowboy americano GWB ha deciso che è ora di iniziare una nuova grande era di conquiste.
Come i suoi avi alla conquista del west, i territori di frontiera, lui oggi è alla conquista dello spazio profondo. I suoi avi appunto galoppavano per gironi e/o mesi e poi si sfidavno in una gara per paintare una bandierina e guadagnare una pezzettino, mica tanto piccolo, di terra.
Ora che la terra "appartenesse" anche ai nativi americani poco importava.
Giorgino ha deciso che poco importa degli altri, ma la bandierina dova la pianta lui?
Fosse arrivato prima almeno... se proprio dobbiamo riconoscere lo spazio a qualcuno dovremmo dire che lo stesso appartiene ai russi.
I primi a lanciare un satellite orbitale? I russi, lo Sputnik 1, 1957
Il primo essere vivente nello spazio? un Cane russo, Laika, 1957
Il primo, se ciè mai andato, uomo nello spazio? Un russo, Yuri Gagarin, 1961
Ora giorgino se vuole qualcosa può prendersi quell'arida pianura del mare della tranquillità sulla luna, se mai ci sono andati, gli americani lì si che hanno piantato la bandiera!
Ma lui no! lo spazio è suo e guai se i nemici lo usano?
Ma se la corea del nord o l'iran lancia un missile nucleare intercontinantale, gli americani cosa fanno? Gli fanno causa perchè hanno occupato abusivamente il loro spazio (inteso come la parte extraatmosferica)!
Probabilmente coreani e iraniani si sono già rivolti agli squatter anarco insurrezionalisti dei centri sociali occupati su come occupare spazi pubblici per pubblica utilità!
Ma poi chi sono i nemici dell'america? Bin Laden? ma se ha studiato in america ed in america ci sono i suoi parenti?
Gli afgani che hanno aiutato gli americani a scacciare i russi (ora ho capito, volevano già lo spazio!)?
Chi decide chi è buono e chi è il cattivo? Non c'è dubbio che gli americani faranno i cowboy e molti altri i pellerossa!
Ora d'ora in poi sapete cosa vi dico? L'aria che respirate e mia! E chi mi sta sulle b...e non può respirare, altrimenti gli faccio causa! Tanto ognugno può dire ciò che vuole!
Fate attenzione cari amici, perchè di questo passo qualcuno vorrà far sua anche l'acqua e vendervela (questa mi sembtra di averla già sentita!)
Il cielo è una sfera infinita il cui centro è ovunque e la circonferenza in nessun posto. (Blaise Pascal, 1623 – 1662)
Mai affermazione fu più profetica! Oggi l'ultimo grande cowboy americano GWB ha deciso che è ora di iniziare una nuova grande era di conquiste.
Come i suoi avi alla conquista del west, i territori di frontiera, lui oggi è alla conquista dello spazio profondo. I suoi avi appunto galoppavano per gironi e/o mesi e poi si sfidavno in una gara per paintare una bandierina e guadagnare una pezzettino, mica tanto piccolo, di terra.
Ora che la terra "appartenesse" anche ai nativi americani poco importava.
Giorgino ha deciso che poco importa degli altri, ma la bandierina dova la pianta lui?
Fosse arrivato prima almeno... se proprio dobbiamo riconoscere lo spazio a qualcuno dovremmo dire che lo stesso appartiene ai russi.
I primi a lanciare un satellite orbitale? I russi, lo Sputnik 1, 1957
Il primo essere vivente nello spazio? un Cane russo, Laika, 1957
Il primo, se ciè mai andato, uomo nello spazio? Un russo, Yuri Gagarin, 1961
Ora giorgino se vuole qualcosa può prendersi quell'arida pianura del mare della tranquillità sulla luna, se mai ci sono andati, gli americani lì si che hanno piantato la bandiera!
Ma lui no! lo spazio è suo e guai se i nemici lo usano?
Ma se la corea del nord o l'iran lancia un missile nucleare intercontinantale, gli americani cosa fanno? Gli fanno causa perchè hanno occupato abusivamente il loro spazio (inteso come la parte extraatmosferica)!
Probabilmente coreani e iraniani si sono già rivolti agli squatter anarco insurrezionalisti dei centri sociali occupati su come occupare spazi pubblici per pubblica utilità!
Ma poi chi sono i nemici dell'america? Bin Laden? ma se ha studiato in america ed in america ci sono i suoi parenti?
Gli afgani che hanno aiutato gli americani a scacciare i russi (ora ho capito, volevano già lo spazio!)?
Chi decide chi è buono e chi è il cattivo? Non c'è dubbio che gli americani faranno i cowboy e molti altri i pellerossa!
Ora d'ora in poi sapete cosa vi dico? L'aria che respirate e mia! E chi mi sta sulle b...e non può respirare, altrimenti gli faccio causa! Tanto ognugno può dire ciò che vuole!
Fate attenzione cari amici, perchè di questo passo qualcuno vorrà far sua anche l'acqua e vendervela (questa mi sembtra di averla già sentita!)
Il cielo è una sfera infinita il cui centro è ovunque e la circonferenza in nessun posto. (Blaise Pascal, 1623 – 1662)
mercoledì, ottobre 18, 2006
Squaraus
Forse non tutti sanno che cos'è.
Dicesi Squaraus la "diarrea" (disgustoso eh!) ovvero un distrubo intestinale. Come pure il temutissimo intestino pigro! E chi non si ricorda una famosa pubblicità su questo annoso ed estremamente debilitante problema.
Ora penso che sia normale avere dei distrubi intestinali. E chi non c'è l'ha? Non fate i furbi anche Voi, anche Voi li avete.
Evidentemente però c'è chi non la pensa così. Si perchè i colonproctologi (anvedi) pensano che se 13 milioni (mica 2) di italiani soffrono di intestino pigro, questa si possa ben definire una patologia, alla stregua di altre anche ben più gravi.
Ed è per questo che in molti ospedali italiani ci si potrà sottoporre gratuitamente ad un esame specialistico diagnostico, nella "seconda settimana nazionale per la diagnosi e la cura dell'intestino pigro", con ovviamente il beneplacito del Ministero della salute.
Io se vado al pronto soccorso perchè mi sono tagliato forse devo attendere 2 ore e poi pagare un ticket, ma se non vado al gabinetto (insomma non vado a c....e) posso gratuitamente andare da un coloqualcosa, insomma un medico dell'intestinoe del c..o, e farmi diasgnosticare il fatto che non "vado di corpo".
E perchè questo? Perchè i prontosoccorsi sono intasati e si deve pagare, ma se io o Voi non "andiamo di corpo" ci visitano gratuitamente?
Perchè ci curiamo da soli, con prodotti non idonei, cure inutili o addirittura dannose, siamo troppo fessi, abbiamo una patologia, mica da ridere!
Credo che se mia nonna non "adava di corpo" si faceva un bel piatto di prugne cotte e poi a reazione... (mia nonna è campata fino a 89 anni, io se arrivo a 40-50 posso già ritenermi fortunato!)
E allora ci vengono incontro i coloqualcosa che ci diranno l'origine del disturbo; in pratica mangiamo solo più metalli, coloranti, edulcoranti, plastica, ecc, insomma merda (che però non riusciamo ad evacuare).
Ci daranno consigli su una terapia per il nostro disturbo apposita: "egregio signore è evidente che lei non riesce a stimolare in modo corretto il suo colon, si becchi sti bei pilloloni (ovviamente a contributo statale zero)"
E se proprio siamo all'ultimo stadio un bell'intervento chirurgico non ce lo leva nessuno! Tanto non fa male, non c'è ne accorgiamo nemmeno!
Tutti gli animali soffrono di problemi intestinali (anche il gatto dei miei genitori) ma non per questo dobbiamo farci mettere ansia o peggio le mani addosso da un coloqualcosa.
L'intestino pigro nella popolazione normale non è una malattia, è una condizione normale appunto. Nessuno di Voi quando va in viaggio, anche solo per una settimana, i primi giorni soffre di stitichezza? Io, e lo dico con orgoglio, si!
Rimedi per la normale stitichezza: mangiando più verdura e frutta (prugne), olio di oliva (ma la dieta mediterranea serivara a qualcosa). Bere molto, soprattutto acqua. Fare attività fisica, schiodatevi dal divano!
Se non vi fidate andate su wikipedia alla voce stitichezza.
Il medico saggio deve essere esperto tanto per prescrivere un rimedio quanto per non prescrivere nulla. (Baltasar Gracián y Morales, 1601 - 1658, scrittore spagnolo).
Dicesi Squaraus la "diarrea" (disgustoso eh!) ovvero un distrubo intestinale. Come pure il temutissimo intestino pigro! E chi non si ricorda una famosa pubblicità su questo annoso ed estremamente debilitante problema.
Ora penso che sia normale avere dei distrubi intestinali. E chi non c'è l'ha? Non fate i furbi anche Voi, anche Voi li avete.
Evidentemente però c'è chi non la pensa così. Si perchè i colonproctologi (anvedi) pensano che se 13 milioni (mica 2) di italiani soffrono di intestino pigro, questa si possa ben definire una patologia, alla stregua di altre anche ben più gravi.
Ed è per questo che in molti ospedali italiani ci si potrà sottoporre gratuitamente ad un esame specialistico diagnostico, nella "seconda settimana nazionale per la diagnosi e la cura dell'intestino pigro", con ovviamente il beneplacito del Ministero della salute.
Io se vado al pronto soccorso perchè mi sono tagliato forse devo attendere 2 ore e poi pagare un ticket, ma se non vado al gabinetto (insomma non vado a c....e) posso gratuitamente andare da un coloqualcosa, insomma un medico dell'intestinoe del c..o, e farmi diasgnosticare il fatto che non "vado di corpo".
E perchè questo? Perchè i prontosoccorsi sono intasati e si deve pagare, ma se io o Voi non "andiamo di corpo" ci visitano gratuitamente?
Perchè ci curiamo da soli, con prodotti non idonei, cure inutili o addirittura dannose, siamo troppo fessi, abbiamo una patologia, mica da ridere!
Credo che se mia nonna non "adava di corpo" si faceva un bel piatto di prugne cotte e poi a reazione... (mia nonna è campata fino a 89 anni, io se arrivo a 40-50 posso già ritenermi fortunato!)
E allora ci vengono incontro i coloqualcosa che ci diranno l'origine del disturbo; in pratica mangiamo solo più metalli, coloranti, edulcoranti, plastica, ecc, insomma merda (che però non riusciamo ad evacuare).
Ci daranno consigli su una terapia per il nostro disturbo apposita: "egregio signore è evidente che lei non riesce a stimolare in modo corretto il suo colon, si becchi sti bei pilloloni (ovviamente a contributo statale zero)"
E se proprio siamo all'ultimo stadio un bell'intervento chirurgico non ce lo leva nessuno! Tanto non fa male, non c'è ne accorgiamo nemmeno!
Tutti gli animali soffrono di problemi intestinali (anche il gatto dei miei genitori) ma non per questo dobbiamo farci mettere ansia o peggio le mani addosso da un coloqualcosa.
L'intestino pigro nella popolazione normale non è una malattia, è una condizione normale appunto. Nessuno di Voi quando va in viaggio, anche solo per una settimana, i primi giorni soffre di stitichezza? Io, e lo dico con orgoglio, si!
Rimedi per la normale stitichezza: mangiando più verdura e frutta (prugne), olio di oliva (ma la dieta mediterranea serivara a qualcosa). Bere molto, soprattutto acqua. Fare attività fisica, schiodatevi dal divano!
Se non vi fidate andate su wikipedia alla voce stitichezza.
Il medico saggio deve essere esperto tanto per prescrivere un rimedio quanto per non prescrivere nulla. (Baltasar Gracián y Morales, 1601 - 1658, scrittore spagnolo).
martedì, ottobre 17, 2006
Ah l'Italia
Gioco con le parole. Ma c'è chi gioca a monopoli con i miei soldi.
Quando da bambino giocavo a monopoli (probabilmenti molti giovani di oggi non sanno cosa sia) era bello fare il giovine imprenditore con i soldi falsi.
Li perdevo a palate, ma non c'erano esattori ad aspettarmi, li rigadagnavo, costruivo case, alberghi, scambiavo proprietà.
Era tutto falso.
Oggi è reale.
Anche Ricucci probabilmente giocava a monopoli, ma ha provato a giocare con le proprietà vere e a fare cambio di prorpietà con altri...
Anche Tronchetti Provera voleva la società telefonica (nel monopoli in realtà esiste quella elettrica) e ora la messa in "vendita" sperando di acquistare "Vicolo dei miracoli"...
Anche Cimoli era un grande imprenditore da bimbo penso...
Non c'è nulla da fare. L'Enel ha rischiato di essere comprata da EDF (francese), le Autostrade, con il benplacito del governo, sono orami praticamente spagnole.
Chi sa di chi sarà l'Alitalia domani. Spero che Ryanair faccia una buona offerta!
Basta giocare a monopoli con i miei soldi. Almeno vorrei farlo io.
Bè riteniamoci fortunati, nel mondo c'è chi gioca a Risiko!
Gli affari? Semplicissimo, sono i soldi degli altri. (Alexandre Dumas figlio, 1824 - 1895)
Quando da bambino giocavo a monopoli (probabilmenti molti giovani di oggi non sanno cosa sia) era bello fare il giovine imprenditore con i soldi falsi.
Li perdevo a palate, ma non c'erano esattori ad aspettarmi, li rigadagnavo, costruivo case, alberghi, scambiavo proprietà.
Era tutto falso.
Oggi è reale.
Anche Ricucci probabilmente giocava a monopoli, ma ha provato a giocare con le proprietà vere e a fare cambio di prorpietà con altri...
Anche Tronchetti Provera voleva la società telefonica (nel monopoli in realtà esiste quella elettrica) e ora la messa in "vendita" sperando di acquistare "Vicolo dei miracoli"...
Anche Cimoli era un grande imprenditore da bimbo penso...
Non c'è nulla da fare. L'Enel ha rischiato di essere comprata da EDF (francese), le Autostrade, con il benplacito del governo, sono orami praticamente spagnole.
Chi sa di chi sarà l'Alitalia domani. Spero che Ryanair faccia una buona offerta!
Basta giocare a monopoli con i miei soldi. Almeno vorrei farlo io.
Bè riteniamoci fortunati, nel mondo c'è chi gioca a Risiko!
Gli affari? Semplicissimo, sono i soldi degli altri. (Alexandre Dumas figlio, 1824 - 1895)
lunedì, ottobre 16, 2006
La Mala Education
Un film e Internet.
La Mala Education.
Prendo spunto dal titolo di un film di Almodovar per riflette sulla notizia di oggi riguardo ai giovani ed Internet.
E' noto che i giovani sono i maggiori fruitori delle nuove tecnologie e fino a qui nulla di nuovo, ma come avevo già fatto intendere in un post precedente, si stanno creando delle nuove forme di dipendenza.
Da uno studio compiuto dall'Università di Palermo risulta che nei giovani si stia formando una nuova patologia, una psicodipendenza da web.
Il che potrebbe non essere particolarmente grave se non fosse che questa dipendenza porta a due conseguenze:
anzitutto l'assenteismo scolastico cresce ed in alcni casi diventa abbandono;
poi, se non bastava la televisione, internet isola i ragazzi dal contesto famigliare e dagli amici (che sono ormai divenuti virtuali), creando uno stress emotivo che porta ad un progressivo isolamento.
Il problema è poi amplificato dal fatto che i giovani (più del 70%) ormai si fida di più delle notizie e/o informazioni pubblicate sul web che della propria famiglia o degli insegnati.
Passi pure per le nozioni di storia, geografia, italiano ecc., ma qui parliamo di "consigli" sulla propria vita, primo su tutti il sesso.
Ora qui c'è qualcosa che non va. Proprio no. La mia generazione è nata con la Tv praticamente sempre accesa, ed in alcuni casi gli effetti si vedono, ma almeno i nostri genitori ci "educavano".
Ora in mio docente delle superiori, che ricorderò sempre con affetto, ci diceva a noi giovani "meditate gente, meditate".
Questo pensiero lo rivolgo agli "educatori" sia le famiglie sia chi con i ragazzi ci "vive" (compresi gli insegnanti). State delegando alla tv ed internet l'educazione dei vostri figli!
Troppo comodo, troppo semplice.
L'ignoranza è la notte della mente, ma una notte senza luna né stelle. (Confucio, 551 AC - 479 AC)
La Mala Education.
Prendo spunto dal titolo di un film di Almodovar per riflette sulla notizia di oggi riguardo ai giovani ed Internet.
E' noto che i giovani sono i maggiori fruitori delle nuove tecnologie e fino a qui nulla di nuovo, ma come avevo già fatto intendere in un post precedente, si stanno creando delle nuove forme di dipendenza.
Da uno studio compiuto dall'Università di Palermo risulta che nei giovani si stia formando una nuova patologia, una psicodipendenza da web.
Il che potrebbe non essere particolarmente grave se non fosse che questa dipendenza porta a due conseguenze:
anzitutto l'assenteismo scolastico cresce ed in alcni casi diventa abbandono;
poi, se non bastava la televisione, internet isola i ragazzi dal contesto famigliare e dagli amici (che sono ormai divenuti virtuali), creando uno stress emotivo che porta ad un progressivo isolamento.
Il problema è poi amplificato dal fatto che i giovani (più del 70%) ormai si fida di più delle notizie e/o informazioni pubblicate sul web che della propria famiglia o degli insegnati.
Passi pure per le nozioni di storia, geografia, italiano ecc., ma qui parliamo di "consigli" sulla propria vita, primo su tutti il sesso.
Ora qui c'è qualcosa che non va. Proprio no. La mia generazione è nata con la Tv praticamente sempre accesa, ed in alcuni casi gli effetti si vedono, ma almeno i nostri genitori ci "educavano".
Ora in mio docente delle superiori, che ricorderò sempre con affetto, ci diceva a noi giovani "meditate gente, meditate".
Questo pensiero lo rivolgo agli "educatori" sia le famiglie sia chi con i ragazzi ci "vive" (compresi gli insegnanti). State delegando alla tv ed internet l'educazione dei vostri figli!
Troppo comodo, troppo semplice.
L'ignoranza è la notte della mente, ma una notte senza luna né stelle. (Confucio, 551 AC - 479 AC)
venerdì, ottobre 13, 2006
Piange il telefono
Odio parlare al telefono. Meucci e Bell si sono fatti una mezza guerra e ancora oggi si discute su chi ha inventato il telefono.
Come si può comunicare senza guardare negli occhi l'altro. Che atteggiamento assumiamo noi e gli altri quando parliamo al telefono?
No decisamente è una forma di comunicazione che spersonalizza.
Ancora di più mi infastidisce la segreteria telefonica. Quando ho a che fare con uno di questi infernali apparecchi penso di essere un pazzo. Come faccio a parlare con una macchina, senza avere un cenno o una risposta dall'altra parte?
All'inizio era il telefono portatile o telefonino o cellulare, utilie e comodo certo.
Poi per noi italiani (credo proprio solo da noi) esso si è evoluto in videofonino. Ma come diavolo si fa a pensare di vedere la televisione su un aggeggio del genere?
Ma oggi l'evoluzione, o meglio l'involuzione, credo che abbia toccato il suo punto più alto, o più basso.
A breve tutti i genitori potranno recarsi nei negozi di cellulari ed acquistare il PRIMOFONINO, per i propri bimbi. Si avete capito bene bimbi! non ragazzi o adolescenti, bimbi!
Siamo allo sbando della comunicazione. O meglio siamo alla definitiva crisi della comunicazione e delle relazioni sociali.
Fino al secolo scorso (sono passati solo 6 anni) , per meglio dire a metà del secolo scorso, la comunicazione in famiglia si svolgeva a casa, intorno al tavolo, o per le strade all'aria aperta, senza strumenti di mediazione.
Si parlava di tutto e bimbi o i ragazzi crescevano con una discreta educazione.
Poi fu l'avvento della televisione, babysitter moderna per certi versi, e la comunicazione, in modo particolare i contenuti, iniziarono a perdere di valore.
L'avvento dei telefonini ha fatto sì che tutti abbiamo iniziato a comunicare in modo distaccato per giungere con i "messaggini" addirittura a nuove parole per risparmiare spazio (cmq, xchè, tvtb...).
I moderni sistemi di comunicazione (cellulari, posta elettronica, ecc.) sono utilizzati sempre più dai giovani, e ora anche i bimbi potranno entrare nel meraviglioso mondo della comunicazione apatica.
Però anche se abbiamo i migliori strumenti di comunicazione oggi non sappiamo più comunicare. Non sappiamo più cosa dirci gli uni con gli altri.
Non abbiamo più argomenti da condividere.
E i genitori non hanno più nessun ruolo educativo perchè non sanno più cosa e come comunicare con i figli.
Stiamo allevando una generazione di sbandati di disadattati tecnologici che vivono attaccati alla spina per vedere la televisione, ricaricare il cellulare, o il videofonino o il primofonino, i videogiochi, ecc.
Cari genitori non comprate il primofonino ai vostri bimbi, ma regalategli del tempo da passare con voi per, magari passeggiando alla domenica senza radiolina per ascoltare le partite, o fate sport con loro, ma non allo stadio da spettatori, sono sicuro che troverete molte cose interessanti su cui comunicare.
Amo molto parlare di niente. È la sola cosa su cui so tutto. (Oscar Fingal O'Flahertie Wills Wilde, 1854 - 1900)
Come si può comunicare senza guardare negli occhi l'altro. Che atteggiamento assumiamo noi e gli altri quando parliamo al telefono?
No decisamente è una forma di comunicazione che spersonalizza.
Ancora di più mi infastidisce la segreteria telefonica. Quando ho a che fare con uno di questi infernali apparecchi penso di essere un pazzo. Come faccio a parlare con una macchina, senza avere un cenno o una risposta dall'altra parte?
All'inizio era il telefono portatile o telefonino o cellulare, utilie e comodo certo.
Poi per noi italiani (credo proprio solo da noi) esso si è evoluto in videofonino. Ma come diavolo si fa a pensare di vedere la televisione su un aggeggio del genere?
Ma oggi l'evoluzione, o meglio l'involuzione, credo che abbia toccato il suo punto più alto, o più basso.
A breve tutti i genitori potranno recarsi nei negozi di cellulari ed acquistare il PRIMOFONINO, per i propri bimbi. Si avete capito bene bimbi! non ragazzi o adolescenti, bimbi!
Siamo allo sbando della comunicazione. O meglio siamo alla definitiva crisi della comunicazione e delle relazioni sociali.
Fino al secolo scorso (sono passati solo 6 anni) , per meglio dire a metà del secolo scorso, la comunicazione in famiglia si svolgeva a casa, intorno al tavolo, o per le strade all'aria aperta, senza strumenti di mediazione.
Si parlava di tutto e bimbi o i ragazzi crescevano con una discreta educazione.
Poi fu l'avvento della televisione, babysitter moderna per certi versi, e la comunicazione, in modo particolare i contenuti, iniziarono a perdere di valore.
L'avvento dei telefonini ha fatto sì che tutti abbiamo iniziato a comunicare in modo distaccato per giungere con i "messaggini" addirittura a nuove parole per risparmiare spazio (cmq, xchè, tvtb...).
I moderni sistemi di comunicazione (cellulari, posta elettronica, ecc.) sono utilizzati sempre più dai giovani, e ora anche i bimbi potranno entrare nel meraviglioso mondo della comunicazione apatica.
Però anche se abbiamo i migliori strumenti di comunicazione oggi non sappiamo più comunicare. Non sappiamo più cosa dirci gli uni con gli altri.
Non abbiamo più argomenti da condividere.
E i genitori non hanno più nessun ruolo educativo perchè non sanno più cosa e come comunicare con i figli.
Stiamo allevando una generazione di sbandati di disadattati tecnologici che vivono attaccati alla spina per vedere la televisione, ricaricare il cellulare, o il videofonino o il primofonino, i videogiochi, ecc.
Cari genitori non comprate il primofonino ai vostri bimbi, ma regalategli del tempo da passare con voi per, magari passeggiando alla domenica senza radiolina per ascoltare le partite, o fate sport con loro, ma non allo stadio da spettatori, sono sicuro che troverete molte cose interessanti su cui comunicare.
Amo molto parlare di niente. È la sola cosa su cui so tutto. (Oscar Fingal O'Flahertie Wills Wilde, 1854 - 1900)
giovedì, ottobre 12, 2006
Veni, Vidi, Vici
27 Settembre 2006, mercoledì, mi reco al centro commerciale le Gru alle porte di Torino con un unico scopo: fare benzina! Che c'entra? C'entra c'entra, infatti c'è un distributore che di norma è meno caro degli altri, ma come dice Carrefour (che lo gestisce) il mercoledì costa ancora meno.
Ore 19.50: sono all'ingresso del distributore, entro ma con mio grande disappunto nessuna pompa (8 ce ne sono!) accetta il bancomat. Voglio uscire per prelevare contante al vicino centro commerciale. Impossibile. Tutte le linee sono occupate da altri avventori che stanno facendo rifornimento e non ci sono altre vie d'uscita. Mi tocca aspettare. Certo che se la segnalazione che il bancomat non funziona fosse posta prima di entrare...
Ore 20.01: prelevo il contante, riparto e sono nuovamente al distributore. Chiuso! Ma come è possibile mi domando. Giro lo sguardo. Orrore, sdegno, rabbia, il prezzo è aumentato! Ma oggi è ancora mercoledì o no?
Ore 20.07: chiedo spiegazioni al "supervisore" del punto di rifornimento. Prima nessuna risposta, poi aggressione verbale. Certo sa trattare con la clientela penso. Lascio perdere. Attendo.
Ore 20.15: riapre la pompa, faccio il pieno, ma non mi va giù. Non il carburante, il fatto che mi costa di più. Decido, voglio andare fino in fondo!
Ore 20.20: cassa centrale del Carrefour le Gru. Loro il prezzo lo fanno fino alle 20, hanno la chiusura contabile, lo devo capire no, poi loro il prezzo lo mettono già dalle 20 del martedì, sono io che sbaglio. Io che sbaglio? Il cartello davanti ai miei occhi parla chiaro: il mercoledì dovrebbe (a questo punto il condizionale è d'obbligo) costare meno. Ma il mercoledì non finisce alle 23.59.59? Si tratta forse di pubblicità ingannevole? Niente da fare, rinuncio anche qui ma non demordo!
Ore 23.00: pensavo di aver sbollentato la mia rabbia, ma un pensiero mi coglie: è giusto che sia io ad essere in difetto e come me tutti gli altri che vogliono spendere meno? No, assolutamente. Uso il cervello e ciò che meglio conosco, la mia cocciutaggiene e ostinazione. Dovrei dire prendo carta e penna ma siamo nel XXI° secolo e quindi prendo monitor e tastiera. Due mail quasi identiche: una al servizio consumatori Carrefour, l'altra a quello della Shell.
Giovedì 28: attendo risposta, niente. ore 23.00 mail: o mi dite che prenderete in considerazione la mia missiva o mando tutto alle associazioni di consumatori.
Venerdì 29: Shell: stiamo valutando il problema. Carrefour mi rispiega il problema. L'ho capito ma la soluzione? Mettere che è solo fino alle 20 è troppo complicato? Mi riservo di verificare nel prossimo fututo come agiranno.
Ieri 11 Ottobre: sono al centro commerciale per acquisti, mi avvicino al cartello menzionato ed incriminato. Gioia, tripudio, un senso di godimento e forza mi pervade in ogni dove nel corpo! Hanno messo la scritta che vale solo fino alle 20! Non ci credo, non ci posso credere.
Io, piccolo (mica poi tanto) semplice cittadino consumatore che riesco ad "impormi" su un grande gruppo commerciale per la difesa dei miei, o meglio, dei nostri diritti.
Devo comuqnue dire che Carrefour e Shell sono stati cortesi e solerti nel dare credito alle mie parole.
Sono contento. C'è speranza che le cose cambino.
Ora racconto questo per dire che tutti possiamo impegarci per far cambiare le cose in positivo ed è giusto farlo, non tanto per noi stessi ma per chi verrà dopo di noi. Ricordarsi che le nostre azioni lasciano il segno, sia le buone che le cattive, è fondamentale.
Svegliatevi gente, staccate la spina che vi sta lobotomizzando, alzatevi e combattete ostinatamente per i vostri diritti e di chi verrà dopo di voi.
Nessun vincitore crede al caso. (Friedrich Wilhelm Nietzsche, 1844 – 1900)
Ore 19.50: sono all'ingresso del distributore, entro ma con mio grande disappunto nessuna pompa (8 ce ne sono!) accetta il bancomat. Voglio uscire per prelevare contante al vicino centro commerciale. Impossibile. Tutte le linee sono occupate da altri avventori che stanno facendo rifornimento e non ci sono altre vie d'uscita. Mi tocca aspettare. Certo che se la segnalazione che il bancomat non funziona fosse posta prima di entrare...
Ore 20.01: prelevo il contante, riparto e sono nuovamente al distributore. Chiuso! Ma come è possibile mi domando. Giro lo sguardo. Orrore, sdegno, rabbia, il prezzo è aumentato! Ma oggi è ancora mercoledì o no?
Ore 20.07: chiedo spiegazioni al "supervisore" del punto di rifornimento. Prima nessuna risposta, poi aggressione verbale. Certo sa trattare con la clientela penso. Lascio perdere. Attendo.
Ore 20.15: riapre la pompa, faccio il pieno, ma non mi va giù. Non il carburante, il fatto che mi costa di più. Decido, voglio andare fino in fondo!
Ore 20.20: cassa centrale del Carrefour le Gru. Loro il prezzo lo fanno fino alle 20, hanno la chiusura contabile, lo devo capire no, poi loro il prezzo lo mettono già dalle 20 del martedì, sono io che sbaglio. Io che sbaglio? Il cartello davanti ai miei occhi parla chiaro: il mercoledì dovrebbe (a questo punto il condizionale è d'obbligo) costare meno. Ma il mercoledì non finisce alle 23.59.59? Si tratta forse di pubblicità ingannevole? Niente da fare, rinuncio anche qui ma non demordo!
Ore 23.00: pensavo di aver sbollentato la mia rabbia, ma un pensiero mi coglie: è giusto che sia io ad essere in difetto e come me tutti gli altri che vogliono spendere meno? No, assolutamente. Uso il cervello e ciò che meglio conosco, la mia cocciutaggiene e ostinazione. Dovrei dire prendo carta e penna ma siamo nel XXI° secolo e quindi prendo monitor e tastiera. Due mail quasi identiche: una al servizio consumatori Carrefour, l'altra a quello della Shell.
Giovedì 28: attendo risposta, niente. ore 23.00 mail: o mi dite che prenderete in considerazione la mia missiva o mando tutto alle associazioni di consumatori.
Venerdì 29: Shell: stiamo valutando il problema. Carrefour mi rispiega il problema. L'ho capito ma la soluzione? Mettere che è solo fino alle 20 è troppo complicato? Mi riservo di verificare nel prossimo fututo come agiranno.
Ieri 11 Ottobre: sono al centro commerciale per acquisti, mi avvicino al cartello menzionato ed incriminato. Gioia, tripudio, un senso di godimento e forza mi pervade in ogni dove nel corpo! Hanno messo la scritta che vale solo fino alle 20! Non ci credo, non ci posso credere.
Io, piccolo (mica poi tanto) semplice cittadino consumatore che riesco ad "impormi" su un grande gruppo commerciale per la difesa dei miei, o meglio, dei nostri diritti.
Devo comuqnue dire che Carrefour e Shell sono stati cortesi e solerti nel dare credito alle mie parole.
Sono contento. C'è speranza che le cose cambino.
Ora racconto questo per dire che tutti possiamo impegarci per far cambiare le cose in positivo ed è giusto farlo, non tanto per noi stessi ma per chi verrà dopo di noi. Ricordarsi che le nostre azioni lasciano il segno, sia le buone che le cattive, è fondamentale.
Svegliatevi gente, staccate la spina che vi sta lobotomizzando, alzatevi e combattete ostinatamente per i vostri diritti e di chi verrà dopo di voi.
Nessun vincitore crede al caso. (Friedrich Wilhelm Nietzsche, 1844 – 1900)
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